3391684876 – Sorella Guendaleo Dos Angeles Cartomante seria – L’evoluzione dei tarocchi: da gioco di società a strumento di divinazione.

Nella storia umana, i tarocchi hanno attraversato diverse fasi ed evoluzioni. Originariamente, le carte dei tarocchi non venivano usate per l’arte della divinazione, ma come semplici carte da gioco nel XIV secolo, diffondendosi ampiamente in Europa. Ogni mazzo era unico, disegnato da vari artisti, con quattro semi comuni: bastoni, monete, coppe e spade.

Nel 1400, artisti italiani iniziarono a creare carte ulteriori arricchite da dettagliate illustrazioni. Queste si aggiungevano al mazzo preesistente o sostituivano alcune carte particolarmente importanti, come gli assi. Questo innescò una tendenza tra la nobiltà e l’aristocrazia dell’epoca: la personalizzazione dei mazzi di carte, spesso raffigurando membri della famiglia o amici cari. Un notevole esempio di questa pratica sono i mazzi dedicati alla famiglia Visconti di Milano, che immortalano figure nobiliari influenti del periodo.

Il privilegio di possedere mazzi di carte personalizzati rimase confinato tra le classi più agiate fino all’avvento della stampa, che permise anche ai meno abbienti di acquistare mazzi di carte illustrati. Tuttavia, queste carte non avevano ancora un uso divinatorio, erano esclusivamente destinate ai giochi.

La vera svolta avvenne alla fine del XVI secolo, quando le carte iniziarono ad essere associate a significati mistici. Si diffuse un tipo di divinazione piuttosto personale e variabile, influenzata dalla cultura del luogo e da chi praticava il cosiddetto “gioco dei tarocchi”.

Nel XVIII secolo, Antoine Court de Gebelin, ex ministro francese e massone, pubblicò un’analisi approfondita dei tarocchi, attribuendo loro un valore preciso e svelando il loro simbolismo spirituale. De Gebelin riteneva che l’antica saggezza arcana di questi simboli spirituali fosse stata portata alla Chiesa cattolica, che avrebbe tentato di occultarla.

A partire dal XIX secolo, furono prodotti mazzi di carte da gioco basati sull’analisi di de Gebelin, come i Tarocchi di Marsiglia. Tuttavia, nonostante le carte fossero ispirate al suo lavoro, non avevano ancora ufficialmente uno scopo divinatorio.

Il primo a produrre un mazzo di tarocchi specificamente destinato alla divinazione fu Jeap-Baptiste Elliete. Egli rispose all’opera di de Gebelin con un trattato che delineava l’uso dei tarocchi per scopi divinatori, funzionando come un manuale pratico.

Artur Waite, un occultista britannico, insieme all’artista Pamela Colman Smith, membri dell’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata, creò il famoso mazzo di tarocchi Rider-Waite nel 1909. Si basarono sui preesistenti tarocchi di Sola Busca, e per la prima volta rappresentarono personaggi umani anche negli arcani minori.

Oggi, il mazzo Rider-Waite è ampiamente utilizzato e considerato il mazzo predefinito per l’apprendimento e lo studio della lettura dei tarocchi.

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Sorella Guendaleo Dos Angeles

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